Ancora nubi sulla vicenda dell’attacco informatico al Centro elaborazione dati della Regione Lazio. “Accesso abusivo e danneggiamento di sistemi informatici con l’aggravante di finalità terroristiche” sono le ipotesi di reato su cui stanno indagando gli esperti di polizia postale e del Centro nazionale anticrimine informatico al fianco degli inquirenti del pool antiterrorismo in collaborazione con Europol e Fbi per fare maggiore chiarezza.
Per il momento l’unica cosa certa è che i pirati del web sono entrati nel sistema regionale ‘bucando’ il computer di un dipendente in smart working della società Lazio Crea, azienda in house della Regione Lazio. Per questo la Regione intende richiamare in loco tutti i funzionari per effettuare verifiche e controlli sui pc da cui lavoravano. Dalla Pisana arrivano velate critiche anche nei confronti del Gruppo Leonardo. La società è ” supervisore della cybersicurezza di Lazio Crea da oltre due anni”, ha sottolineato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Pronta la replica del colosso della difesa, che ha risposto di non aver mai avuto la “gestione operativa dei servizi di monitoraggio e di protezione cyber di Laziocrea“.
Prenotazioni bloccati e sistemi alternativi
Mentre proseguono le indagini è ancora in tilt il sistema di prenotazione online delle visite mediche. Secondo l’Ordine dei medici di Roma sono oltre 10mila le prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali saltate. Nel frattempo le Asl cercano strade alternative, attivando centralini e centri di prenotazione temporanea (Umberto I 06 49977960 – 06 49977947)