200 cassonetti in fiamme da inizio anno, una decina a settimana, per un danno di 100mila euro e più. Una situazione intollerabile per l’amministrazione capitolina che ha deciso di scrivere a Polizia locale e Ama sollecitando controlli su tutta Roma.
La lettera, firmata dall’assessora Katia Ziantoni, richiama l’attenzione della polizia locale agli obblighi di vigilanza e rispetto del nuovo regolamento rifiuti. Per il Comune l’allarme roghi infatti comporta criticità sociali, ma anche economiche.
Il punto quindi non sono i cassonetti pieni, la raccolta a singhiozzo o i cittadini esasperati, ma le verifiche che i vigili dovrebbero programmare settimanalmente per prevenire il fenomeno incendi e l’abbandono dei rifiuti.
Richieste che i sindacati della Polizia locale rispediscono al mittente. Perché spiegano “l’amministrazione non può scaricare sugli altri il fallimento della gestione rifiuti” né pensare che si “possa risolvere l’emergenza multando i romani che non sanno dove buttare la spazzatura, cittadini che inoltre pagano una delle Tari più alte d’Italia”.
Marco Milani, del Sulpl ricorda a Ziantoni che il Corpo di Polizia Locale, sotto organico di oltre 2.000 unità ha moltissime altre competenze dalla viabilità, ai rilievi degli incidenti passando per gli sgomberi e controllo dei campi nomadi. Fino ovviamente agli interventi anti Covid.