La carica dei Sindaci per chiedere al Governo maggiori tutele e una maggiore considerazione del proprio ruolo anche nell’ottica dei fondi Pnrr. Queste le istanze principali mosse nel corso della manifestazione andata in scena ieri, con i primi cittadini giunti nella Capitale da tutta Italia.
A guidare la protesta il presidente dell’Anci Antonio Decaro e dal presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco, che sono stati poi ricevuti a Palazzo Chigi dal premier Mario Draghi.
Da un lato, è stato lanciato l’allarme per le poche tutele a fronte dei rischi enormi del mestiere di primo cittadino, qualcosa reso evidente dal caso del sindaco di Crema Stefania Bonaldi, destinataria di un avviso di garanzia a causa di un infortunio di un bimbo all’asilo comunale.
Una possibilità, quella di rivedere le norme sull’abuso di ufficio, sul quale già il Ministro dell’Interno Lamorgese aveva fatto ampie aperture, parlando di possibili interventi pur escludendo un vero e proprio scudo penale.
Dall’altro lato, il ruolo del sindaco come primo punto di contatto fra istituzioni e cittadini è ampiamente riconosciuto: ecco perché i circa 500 primi cittadini hanno rivendicato il diritto di una maggiore considerazione sul tema della gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Non bisogna mancare all’appuntamento con il Recovery Fund, e per i sindaci, e per tutti i Comuni, senza squilibri fra nord e sud, devono essere messi nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro, coinvolgendoli nei progetti e assicurando il personale necessario a redigerli e attuarli.