I rifiuti aumentano e gli operatori dell’Ama diminuiscono. Mentre nel weekend i cumuli di spazzatura hanno invaso i marciapiedi di Roma, e i miasmi, dovuti al caldo, sono stati avvertiti nelle strade della Capitale, circa il 30% dei netturbini Ama, chiamati a uno sforzo straordinario, non erano a lavoro, tra ferie, malattie e richieste di permessi.
E il numero è destinato a salire nei prossimi giorni: mercoledì l’Ama aderirà allo sciopero nazionale del comparto di igiene ambientale, e circa il 70% degli addetti alle pulizie delle strade incrocerà le braccia. A complicare le cose anche il ponte di San Pietro e Paolo che toglierà forze preziose alla lotta per la rimozione dei rifiuti.
Non è bastata la proposta dell’amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, di pagare 50 euro di bonus, oltre allo straordinario, per chi sarà pronto a lavorare durante il ponte. I sindacati hanno detto no alla proposta, così Roma si prepara all’ennesima invasione di rifiuti. Uno scenario tragico che la Regione vuole provare a scongiurare schierando in campo la Protezione civile.
Oggi alle 12 c’è stato un vertice in Prefettura sulla crisi dell’immondizia, a cui ha preso parte anche l’assessore al ciclo dei rifiuti del Lazio Massimiliano Valeriani. La proposta della Regione è quella di mettere a disposizione la Protezione civile per la pulizia delle strade. Una soluzione eccezionale per far fronte a un’emergenza senza fine.