Quattro candidati a sindaco di Roma, Virginia Raggi, Carlo Calenda, Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti, esponenti di altrettante forze politiche, insieme sotto i riflettori per proporre al governo Draghi la candidatura di Roma come sede dell’Expo 2030.
L’incontro si è svolto nel pomeriggio di oggi nella sala della Protomoteca, al Campidoglio, su invito dell’attuale prima cittadina, Virginia Raggi, che ha proposto agli sfidanti di sottoscrivere una lettera indirizzata a Palazzo Chigi per ospitare nella Capitale l’evento internazionale.
“I fondi del Recovery Fund, il Giubileo del 2025 e l’eventuale Expo permetterebbero alla nostra città di avere dieci anni di grande investimento – ha sottolineato la sindaca – in grado di consentire un’importante opera di trasformazione urbana”.
Calenda: “Importante sostegno”
“Siamo divisi come candidati – ha commentato il leader di Azione Carlo Calenda – ma siamo qui per dare sostegno istituzionale”. “Expo 2030 – ha proseguito – è importante non solo per i cittadini romani, ma per tutti gli italiani”.
Gualtieri: “Grande opportunità”
“La sfida dell’Expo è una grande opportunità per la nostra città – ha detto il candidato Pd Roberto Gualtieri – che richiede lavoro e continuità nel corso degli anni”. “Giusto aver sottoscritto un impegno comune – ha chiosato – serve uno sforzo per dare continuità al Pnrr e al Giubileo per il rilancio della città”
Michetti: “Occasione straordinaria”
Ultimo, stando ai sondaggi solo per ragioni alfabetiche, Enrico Michetti, candidato del centrodestra, presente “per senso di responsabilità” (dopo un po’ di spossatezza provocata in giornata dalla seconda dose del vaccino) perché Expo 2030 rappresenta “un’occasione straordinaria”.