Vogliamo pensare che, nella maggior parte dei casi, si tratta di persone sensibili e mature, consce di aver scelto molto più di un semplice mestiere; professionisti consapevoli di aver sposato una missione che, come quella sanitaria, necessita di una buona dose di passione e responsabilità.
Una categoria fondamentale per la nostra società e per questo mai ignorata dalle istituzioni.
Persino nei periodi peggiori della pandemia, cercando di arginare quanto più possibile i rischi legati al contagio, si è fatto di tutto per tenere in vita la funzionalità della Scuola.
Sciopero scuola, il rovescio della medaglia: la pessima condotta degli insegnanti assenteisti
Eppure, qui dove spesso alla ragione si sostituisce l’assurdo, capita di dover assistere alle vicissitudini quotidiane, di una maestra che parte da Napoli per venire ad insegnare a Roma!
Purtroppo, e questo va denunciato senza veli, l’avvento del virus ha in qualche modo esaltato le disfunzioni di un sistema ‘educativo’, fondato sulla confusione, e spesso (ripensando ai banchi a rotelle), reso comico da una gestione approssimativa.
Peggio ancora poi, il comportamento di moltissimi insegnanti che, senza vergogna, non hanno mai perso occasione per ‘marinare’ – proprio loro – le lezioni.
Ripensare soltanto allo scorso autunno quando, solamente nella Capitale si contavano ben 3mila assenze fra gli insegnanti, fa ribollire il sangue.
Nonostante ciò, la macchinosa macchina scolastica, spesso grazie alle supplenti, ha in qualche modo tirato avanti.
Sciopero scuola: i fondi del Pnrr ‘fanno gola’, e Brunetta ha dato l’ok per gli aumenti entro fine anno
Oggi che l’avanzata della campagna vaccinale, sembra lentamente restituire una sorta di normalità, i docenti si sono riaffacciati… per battere cassa.
Del resto, i fondi che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si appresta ad allocare, sono un’occasione irrinunciabile per qualsiasi comparto statale.
Dal canto suo il ministro Brunetta ha firmato l’atto di indirizzo, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto delle funzioni centrali.
Dunque a giorni l’Aran incontrerà i sindacati per aprire le trattative che, secondo le previsioni del ministero per la Funzione pubblica, consentirà entro la fine dell’anno, l’arrivo degli aumenti nelle buste paga. Ma non basta.
Sciopero scuola: il 6 maggio in piazza gli insegnati senza contratto, precari ed atipici
Tanto per complicare le cose, ecco l’annuncio, per il prossimo 6 maggio, di uno sciopero generale di tutto il personale Docente, ATA e Dirigente, di ruolo e precario proclamato dal Sindacato Cobas Scuola Sardegna.
Rivolta al personale scolastico Docente, ATA e Dirigente, di ruolo e precario, l’agitazione viene proclamata “A sostegno della lotta delle lavoratrici con contratti a tempo indeterminato, determinato, con contratti precari e atipici. Per i turnisti compreso il primo turno montante”.
Sciopero scuola, gli istituti ‘avvertono’ i genitori: il 6 maggio non garantito l’accesso ai plessi
Così, sin da oggi, gli istituti del Paese hanno iniziato ad ‘informare’ i genitori che “non essendo possibile fare previsioni attendibili sull’adesione allo sciopero, e sui servizi che la scuola potrà garantire, la mattina dello sciopero, si invitano i genitori degli alunni della scuola Primaria a non lasciare i propri figli all’ingresso, senza essersi prima accertati dell’apertura del plesso”.
Per quel che riguarda invece gli alunni della scuola Secondaria, “l’ingresso nell’edificio scolastico, sarà consentito ai minori solo se potranno essere assicurati la vigilanza e la presenza in servizio dei docenti”.
Che dire, da restare senza parole…
Max